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Immagini dal Perù


Tutte le immagini sono del settembre del 2006

 

Raggiungiamo Lima con un lungo volo via Madrid. Lima è una città caotica attanagliata dal traffico, dallo smog e dalla nebbia. Il nostro viaggio si svolgerà con un fuoristrada. Ci dirigiamo a sud lungo la famosa strada Panamericana. Primo stop a Pisco noto per il cocktail più famoso del Perù: il “pisco sour”. Questo cocktail ci sarà servito ovunque durante il nostro viaggio. Da qui prendiamo la barca per la visita alle isole Ballestas. Questo tratto di mare è ricco di pesce per cui le isole sono popolate da numerosissimi leoni marini, pellicani, pinguini e uccelli di ogni tipo. Tornati sulla costa percorriamo un tratto di deserto costiero scavalcando le dune col fuoristrada. A Paracas era possibile vedere la “cattedrale”: un arco di roccia a strapiombo sul mare simile ad una di una cattedrale. Purtroppo esso è stato gravemente danneggiato dal terremoto del 2007. Ancora verso sud sempre attraverso il deserto ci sono le linee di Nazca. Per vederle è necessario salire su un piccolo aereo. Dall’alto le figure appaiono in tutto il loro splendore: colibrì, condor, scimmia, balena, cane…Per facilitare la visione il velivolo compie continue virate e questo può provocare problemi allo stomaco…Scesi dall’aereo abbiamo lo stomaco a pezzi ma pensiamo che ne sia comunque valsa la pena. Ora cominciamo la salita verso le Ande ed abbandoniamo la costa. Giungiamo ad Arequipa posta a 2000 metri di altitudine. Viene chiamata la città bianca per il colore dei suoi edifici. Arequipa è circondata da numerosi i vulcani alti più di 6000 metri. Il viaggio prosegue alla volta del lago Titicaca e dai 2000 metri di Arequipa in poche ore si passano valichi a 5000 metri. Qui incontriamo il vero Perù. Il cielo è di colore blu intenso l’aria tersa il paesaggio semidesertico ed ovunque camelidi andini: Lama, Alpaca, Vigogna e Guanaco. Il volto delle persone è arrossato dal vento e dal sole che a queste quote brucia e sfigura i volti. A questa quota camminare è difficile come correre e pochi passi provocano il fiatone…Negli alberghi si può liberamente bere il “mate de coca”, una specie di infuso fatto con le foglie di coca che dovrebbe alleviare i problemi causati dall’altitudine. Il lago Titicaca posto a 4000 metri di altezza è il lago navigabile più alto del mondo. Il viaggio prosegue alla volta di Cusco, l’ombelico del mondo. Qui tutto parla degli Inca, ogni singola pietra parla di loro e di come i colonizzatori hanno distrutto questo popolo glorioso. Oramai il fisico si è abituato all’altitudine per cui la visita alla città ed ai siti archeologici che la circondano è ora più agevole. Vicino a Cusco vi sono anche le saline di Maras ed il mercato di Pisac. Ora dobbiamo entrare nella valle sacra che si percorre col treno fino ad Aguas Calientes. Da qui pochi chilometri ci separano dal posto simbolo del Perù: Machu Picchu. Qui il clima è tipicamente tropicale. Nella notte ha piovuto ed al mattino Machu Picchu era avvolto dalle nuvole che solo in poche occasioni si sono aperte e questo mi ha permesso alcuni scatti fotografici inconsueti. Il ritorno da Cusco a Lima è avvenuto in aereo. E’ impressionante il decollo da Cusco perché l’aereo deve subito scavalcare le vette andine che appaiono vicinissime ai finestrini.

 

Stefano Gazzoli

  

 

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