Garden Route
Il nostro
viaggio in Sudafrica inizia a
George sulla Garden
Route. Da qui è possibile organizzare alcune escursioni.
Knysna è una delle migliori
destinazioni di vacanza lungo la costa meridionale del Capo,
situata tra le lussureggianti foreste e le rive della laguna
omonima. L'attrazione più nota sono i capi: due grandi scogliere
di arenaria a guardia della foce della laguna che collega
l'estuario con il mare. La laguna di Knysna contiene un vivaio
di ostriche. Le ostriche di Knysna sono presumibilmente tra le
più saporite del mondo.
Ad
Oudtshoorn nel Klein
Karoo è possibile vedere gli allevamenti di struzzi. In questa
zona gli allevamenti iniziarono nel 1870, Oudtshoorn ben presto
divenne la capitale mondiale dello struzzo. Durante la visita si
può assistere alle attività quotidiane delle fattorie dalla cura
delle uova, vedere le fasi della crescita degli struzzi e come
finale spesso è possibile cavalcare uno di questi animali.
A
Wilderness vi è il
Kaiman river bridge: forse uno dei ponti più fotografati al
mondo perché è attraversato spesso dal treno a vapore e perché
posto proprio sull’estuario del fiume. Il nostro viaggio
prosegue sulla Garden Route alla volta di Cape Town. Facciamo
tappa a Mossel Bay
dove vi è un museo dedicato a Bartolomeo Diaz che proprio in
questo luogo decise di fermare la propria missione perché scoprì
che l’Africa aveva una fine….Infatti nel 1488 Diaz scoprì che
l’Africa non era infinita come si pensava al tempo ma bensì
circumnavigabile. Quindi il capo posto al sud dell’Africa
acquistò il nome di “cape
of good hope” perché si era aperta la speranza di arrivare nelle
indie passando attorno all’Africa.
Cape Town
Prima di arrivare a
Cape Town vale una visita la
regione delle Winelands…I vini provenienti da questa zona sono
davvero eccezionali. Il mio preferito e Meerlust (http://www.meerlust.com
).
Questa è una terra benedetta per chi vuole produrre vino, i
vigneti sono rivolti verso il mare, l’inverno non gela mai e la
grandine non colpisce mai questi luoghi.
Il viaggio
ci consente di vedere come anni di apartheid hanno profondamente
segnato questo paese…ci sono ville meravigliose chiuse fra muri
altissimi col filo spinato, oltre i quali vivono i ricchi
colonizzatori, vi sono spesso a poca distanza case di lamiera
ammassate in mezzo a sporco e povere. Al mattino si vedono per
strada file di uomini neri in attesa che qualcuno passi col
furgone per raccoglierli e dare loro il lavoro per quel giorno.
Prima di arrivare a Cape Town si attraversa una di queste
baraccopoli che pare non finire mai dove l’immondizia e la
polvere ricoprono ogni cosa…poi come per incanto si arriva nella
città fatta di giardini all’inglese curatissimi, di abitazioni
meravigliose affacciate sull’oceano ed alberghi prestigiosi che
compongono una delle città più belle del mondo. Il simbolo di
Cape Town è sicuramente la Table Mountain che ne fa da sfondo in
ogni immagine. Questa montagna piatta è spesso coperta da una
fitta coltre di nuvole che arrivano all’improvviso e poi spesso
rapidamente si diradano. Da Cape Town ci dirigiamo verso il Cape
Point il punto più a sud-ovest del continente africano dove si
può fare la fotografia rituale. Poco distante troviamo colonie
di dispettosi babbuini che saltano sopra le auto e spesso
infastidiscono i turisti cercando di rubare loro il cibo…Non
lontano vi è la spiaggia di Boulders, dove trovano casa i
pinguini del Sudafrica. Questi passeggiano su questa distesa di
sabbia bianca finissima non curanti della presenza dei turisti.
Tornando verso Cape Town si visita il
Kirstenbosch National
Botanical Garden, noto come uno dei grandi giardini botanici del
mondo. E’ stato istituito nel 1913 per promuovere, conservare e
visualizzare la flora straordinariamente ricca e varia del Sud
Africa, e fu il primo giardino botanico al mondo ad essere
dedicato alla flora autoctona di un paese. Kirstenbosch mostra
una grande varietà di piante uniche della flora del Capo, così
come le piante da tutte le diverse regioni del Sud Africa. Ci
sono più di 7000 specie in coltivazione tra cui molte specie
rare e minacciate. Il giardino si estende su 36 ettari in una
tenuta di 528 ettari nel cuore della regione floreale del Capo,
nota anche come il Cape Floral Kingdom. Nel 2004 la Regione
floreale del Capo tra cui Kirstenbosch, è stata dichiarata
patrimonio mondiale dell'UNESCO, Kirstenbosch, è il primo
giardino botanico al mondo ad essere incluso in un patrimonio
naturale mondiale
Il Parco Kruger e le riserve
Dopo un
volo interno con la compagnia di bandiera South African airway
alla volta di Johannesburg ci dirigiamo ad est verso il parco
Kruger sulla strada abbiamo modo di ammirare un altro capolavoro
della natura il Blyde river Canyon. A differrenza del più famoso
canyon americano questo è verdissimo ma comunque molto
spettacolare. Al parco Kruger facciamo mi primi incontri con i
mitici Big Five e non solo. A mio avviso però le strade
asfaltate che attraversano il parco non rendono giustizia alla
bellezza naturale del posto. Ben altra cosa ci aspetta nella
riserva Makalali (http://www.makalali.co.za/)
dove le strade sono sterrate e vengono affrontate con Land Rover
scoperte e spesso capita di fare pure dei fuoripista. Qui gli
incontri ravvicinati con gli animali sono veramente mozzafiato:
il branco dei leoni o i rinoceronti erano veramente a pochi
metri dal nostro fuoristrada. Nessuno parlava seguendo le
indicazioni del ranger, ma comunque eravamo tutti senza fiato,
specialmente il giorno in cui abbiamo fatto l’avvistamento del
leone maschio che stava li fiero ed impassibile sotto i colpi
delle nostre fotocamere. Ci ha degnato di uno sguardo frugale
poi da vero re si è voltato ed ha fatto capire che quello era il
suo regno. Il safari avviene all’alba ed al tramonto quando gli
animali sono più attivi, poi il caldo africano li rende più
sedentari. La notte si dorme in capanne col tetto di paglia
immerse nella savana. L’emozione di passare la notte qui è
fortissima, si sentono i rumori dell’Africa. In questo luogo la
notte è nera, veramente nera come da noi in Europa non possiamo
più neppure immaginare. Alzando gli occhi al cielo ci appare lo
spettacolo del cielo stellato dell’emisfero australe, che è
qualcosa di indescrivibile. Le stelle visibili dall’emisfero sud
sono molte di più di quelle che si possono vedere nell’emisfero
nord, poi l’assenza di luci di disturbo delle città rendono
questa visione unica. Ritengo che questo spettacolo da solo
valga il viaggio in Sud Africa.
Stefano Gazzoli
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